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Federico, in missione presso la Scuola Primaria Fernando Fabbiani

per i moduli pon Inglese - giugno 2024 - dall'inviato de L'Angolino

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Pon Agenda Sud “Fun with english” e “English in action”

Nel mese di giugno, dopo la chiusura della scuola sono stati attivati presso la scuola primaria “Fernando Fabbiani” due Pon Agenda Sud, di lingua inglese: “Fun with english” e “English in action” che hanno coinvolto oltre cinquanta alunni della scuola primaria, dalla classe prima alla classe quinta.

Le lezioni dei Pon si sono tenute a partire dal 10 giugno 2024  fino a mercoledì 26 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle ore nove alle tredici.

I Pon sono stati seguiti dall’esperto di madrelingua il prof. Simon Pool, affiancato da due tutor, le maestre Lisia Piovano e Florena Iavarone, da due docenti volontarie Francesca Criscuoli e Ilenia Macera,  dalla studentessa del liceo Spaventa Sara De Vincentis, che ha vinto il primo premio del conocorso dell’Università de L’Aquila sulla materia oscura, con il libro tattile e sensoriale  “Spieghiamo insieme la Materia Oscura”.

La tematica affrontata è stata lo spazio, questo argomento ha affascinato i piccoli studenti poiché si sono coniugate scienza e fantasia. I bambini hanno imparato filastrocche in lingua inglese, memorizzato canzoni e coreografie in inglese, letto testi informativi di carattere scientifico in inglese, hanno imparato a ripetere frasi e dialoghi con la giusta pronuncia, recitato un copione in lingua inglese tratto dal libro sensoriale. Hanno appreso tanti termini nuovi, hanno arricchito il proprio bagaglio linguistico con un lessico specifico; inoltre, si sono divertiti a disegnare, rappresentare costellazioni, a costruire manufatti e realizzare un astrolabio.  L’ultimo incontro si è tenuto mercoledì 26 giugno 2024 presso il teatro comunale di Città Sant’Angelo, in quell’occasione gli alunni hanno salutato i genitori intervenuti e la dirigente scolastica prof.ssa Lorella Romano, proiettando un video di apertura “We left to discover”, mostrando i manufatti realizzati e l’astrolabio e rappresentato lo spettacolo teatrale  dal titolo “Discovering dark matter”. Il teatro è stato un’occasione di crescita per i piccoli attori che oltre a recitare in lingua inglese hanno imparato a muoversi in armonia sul palcoscenico, a realizzare gli oggetti di scena, ad inventare un abbigliamento consono al loro personaggio, a costruirlo, a sentirlo proprio. Tutto ciò ha stimolato la loro curiosità, la loro fantasia e anche la loro voglia di mettersi in gioco.

Federico Pavone cl. 1^F Liceo Scienze umane- economico sociale

Pon Agenda Sud “English in action” e “Fun With English”

Intervista all’ esperto

Qual è il suo nome?

“Mi chiamo Simon Pool”.

In quale scuola insegna?

“Collaboro con l’Istituto Comprensivo 4 di Pescara, inoltre, tengo lezioni private a bambini, a ragazzi, ad adulti, professionisti, a volte anche insegnanti se serve”.

Da quanti anni vive in Italia?

“Vivo in Italia da più di 20 anni, i miei figli sono nati in Italia e io mi sento un po’ inglese e un po’ italiano”.

Qual è la particolarità di questi due Pon di inglese?

“Si tratta di Pon, diversi da ciò che si propone di solito poiché c’è il teatro e si lavora molto sulla creatività”.

Prima di adesso aveva avuto esperienze lavorative con i bambini della scuola primaria?

“Certo, mi è capitato di lavorare con classi di bambini, con gruppi più ristretti e singolarmente, nel rapporto uno a uno, e, ogni volta che insegno ai bambini resto sorpreso dal loro modo di apprendere”.

Qual è la particolarità del Pon “English in action”?

“La particolarità del Pon English in action è la forma teatrale, abbiamo molto lavorato sulla corretta pronuncia delle parole, delle frasi, la giusta intonazione, il dialogo e la recitazione; i bambini apprendono divertendosi”.

Qual è la particolarità del Pon “Fun With English”?

“Stiamo lavorando alla costruzione di oggetti che faranno parte dello spettacolo, le costellazioni e la costruzione di un Astrolabio”.

 

Intervista alla docente tutor, la maestra Lisia Piovano

Maestra Lisia quanti alunni sono iscritti al Pon “Fun With English”?

“Il Pon “Fun With English” conta 36 iscritti”.

Al Pon partecipano anche alunni uditori oltre a me?    Di quale ordine di scuola sono ?

“Partecipa un alunno uditore della scuola secondaria di primo grado”.

 La frequenza è costante?

“La frequenza è davvero molto costante si registrano pochissime assenze, può mancare un alunno, due, ma non di più, quindi, è un corso molto partecipato”.

 Qual è la particolarità di questo Pon ?

“La particolarità del Pon Fun With English è avvicinarsi alla lingua inglese attraverso il gioco, la narrazione e la recitazione e la costruzione, ovvero quanto viene realizzato nel laboratorio di tinkering”.

Intervista alla docente tutor, la maestra Florena Iavarone.

Maestra Florena  quanti alunni sono iscritti al Pon “English in action”?

“Al corso che seguo sono iscritti 24 alunni”.

Al Pon partecipano anche alunni uditori oltre a me?  Di quale ordine di scuola sono ?

“Sì, partecipa anche un altro alunno uditore della scuola secondaria di primo grado”

La frequenza è costante?

“Sì, posso ritenermi soddisfatta”.

Qual è la particolarità del Pon “English in action”?

“Il Pon English in action è proprio l’inglese in azione, attraverso la forma teatrale i bambini imparano termini specifici e arricchiscono il lessico in lingua inglese, memorizzano frasi, discorsi più complessi e interloquiscono in forma dialogica-recitata. L’inglese così strutturato è appassionante per i bambini: la sfera linguistica in italiano e in inglese, infatti, è condita dalla memorizzazione di filastrocche, canzoncine e coreografie. Gli aspetti motorio e spazio-temporale sono rilevanti perché nel momento in cui i bambini salgono sul palco, per rappresentare una scena, devono muoversi con armonia e senso scenico; devono capire chi interviene prima e chi segue, quindi il prima, il durante e il dopo. La sfera “geografica”, spaziale, inoltre, è un altro aspetto determinante perché i bambini-attori devono acquisire il senso dello spazio e comprendere la posizione adeguata nel luogo deputato alla rappresentazione, in questo caso il palcoscenico o gli altri spazi del teatro. I bambini, altresì, imparano a realizzare gli oggetti di scena, ad inventare un abbigliamento consono al loro personaggio, a costruirlo, a sentirlo proprio. Penso che ciò li renda maggiormente partecipi e curiosi di far parte di qualcosa che, pur non essendo vita reale, ma mondo fantastico, immaginario, personaggio “immateriale”, rappresenta l’affascinante mondo della scienza con la fantasia. Tutto ciò penso che stimoli la loro curiosità, la loro fantasia e anche la loro voglia di mettersi in gioco”.

In che modo si mettono in relazione i due Pon di inglese?

“I due Pon si mettono in relazione, s’interfacciano nel senso che la parte creativa teatrale è affiancata dalla realizzazione di manufatti. La maestra Lisa ed io ci siamo interfacciate e abbiamo cercato di realizzare qualcosa che fosse un unicum, basato su un obiettivo comune: far star bene i bambini ed insegnare l’inglese in maniera ludica, godibile, ma non superficiale”.

 

Si dice che ai bambini piace fare teatro, perché?

“Il fare finta, sin dalla più tenera età, insegna a simulare. Ad esempio, il cavallo si può figurare con un semplice oggetto come un bastone o con una scopa che abbiamo in casa e far finta di cavalcare con le diverse andature del passo, del trotto e del galoppo. Gli oggetti che si vestono di una nuova funzione permettono al bambino di volare con la fantasia; nel momento in cui sale su un palco per recitare, anche se con l’aiuto dell’esperto o di qualche adulto “mediatore”, rappresenta a suo modo, con la sua fantasia e con il suo vissuto, quel ruolo, diventa partecipe e protagonista del percorso e, in questo caso, della performance teatrale”.

 

Intervista alla docente volontaria Ilenia Macera.

Come si chiama?

“Mi chiamo Ilenia Macera”.

In quale ordine di scuola insegna?

“Insegno presso la scuola secondaria di secondo grado”.

Qual è il suo ruolo all’ interno dei Pon di inglese?

“Sono assistente alla vigilanza”.

Perchè ha scelto di partecipare?

“Perché dopo due anni di assenza dal mondo lavorativo, di lontananza dalla scuola, è giunto il momento di mettermi ancora in gioco, è stata un’occasione che ho colto al volo, avevo proprio bisogno di mettermi di nuovo in gioco e, soprattutto la curiosità ha preso il sopravento”.

Qual è l’aspetto particolare dei Pon di inglese?

“L’aspetto interessante è sicuramente l’argomento, la capacità che i docenti, esperto e tutor, hanno avuto di progettare, sviluppare e rappresentare un argomento non facile ma ancora una volta i bambini riescono a meravigliarci per il loro modo di affrontare anche tematiche complesse o argomenti non soliti trattare in inglese, nella scuola primaria”.

Intervista alla docente volontaria Francesca Criscuoli.

Come si chiama?

“Mi chiamo Francesca Criscuoli”

In quale ordine di scuola insegna?

“Alla scuola primaria, per il momento ho incarichi a termine, vengo assunta a tempo determinato”.

Qual è il suo ruolo all’ interno dei Pon di inglese?

“Sono un’insegnante volontaria”.

Perchè ha scelto di partecipare?

“Mi è stato proposto è ho accettato perché lo ritenevo un’esperienza formativa”.

Qual è l’aspetto particolare dei Pon di inglese?

“L’aspetto particolare di questo Pon è sicuramente la possibilità di vedere i bambini misurarsi con qualcosa di nuovo, di diverso, di insolito; è bello vedere il modo cui gli alunni si cimentano in nuovi argomenti e i risultati che si ottengono”.

 

Intervista alla studentessa liceale Sara De Vincentiis ( certificazione inglese C1, vincitrice  del premio di fisica  con il libro sensoriale )

In questi giorni che sei stata a contatto con i bambini cosa ti ha colpito di loro?

“Mi ha colpito il modo in cui imparano i bambini,  apprendono in una maniera così rapida, poi rivedendoli tutti i giorni  noto che comunque i concetti  li hanno impressi nella loro mente, il fatto che a questa età siano  così bravi ad  apprendere tante informazioni e anche a tenerle con loro comunque a farle loro, mi ha veramente colpito”.

Come fanno i bambini di scuola primaria a capire concetti di fisica?

“Ad essere sinceri è stato un po’ complicato all’ inizio,  però facendo più attività di brainstorming,  chiedendo prima a loro di fare delle ipotesi, di avanzare delle idee, ci si sono avvicinati abbastanza  per quanto riguarda il concetto di materia oscura, materia ordinaria, sistema solare e come funziona la galassia; ovviamente ho semplificato i concetti come ho fatto nel libro sensoriale, però diciamo che in questo caso mi hanno sorpreso!.

Qual è la parte di più originale del tuo libro e perchè?

“La parte più originale, oltre la storia  che abbiamo realizzato tutto noi dall’ inizio alla fine, è la forma del libro, un libro sensoriale interattivo  per i bambini,  perché possono muovere alcune parti  per immergersi nel libro, quindi è  una esperienza a 360 gradi , di scrittura e di ascolto (essendo  multilingue perché è in lingua inglese ma anche un libro tattile)”.

Come è nata la tua passione per l’inglese?

“Ho apprezzato l’inglese studiandolo ma più che passione ho capito  che serve ed è essenziale nel mondo di oggi per muoverci  soprattutto nel lavoro”.

Perché hai scelto di realizzare un libro sensoriale?

“Perché vedendo l’esperienza  che ha mia madre con i bambini in quanto è maestra della scuola dell’ infanzia, ho imparato che i bambini apprendono attraverso il gioco, anche argomenti complessi e si divertono”.

A chi ti sei ispirata per i personaggi principali

I personaggi principali sono due: Vera Lupin, una astrofisica ed è realmente  esistita, è la prima  che ha scoperto la materia oscura e l’altro e Darki Matteri,  l’ amico immaginario che invece rappresenta la materia oscura”.

 Ti piace la fisica? Se sì perchè?

“La fisica mi piace perché è affascinante, perché permette di dare una spiegazione fenomenale ai fenomeni attorno a noi, io ogni tanto  mi chiedo  il perché di quello che sta attorno a me; alcuni si fermano al solo ipotizzarlo e invece altri vogliono andare in maniera più approfondita”.

Intervista ai bambini che frequentano i Pon di inglese.

Cosa ti piace di questo pon di inglese?

Ti diverti? Perché ?

Come ti chiami ?

Quale classe hai frequentato?

E’ divertente osservare e disegnare le costellazioni, recitare in inglese e aiutare i bambini più piccoli. (Ginevra cl. 4^A)

Ho conosciuto tanti bambini della nostra scuola, anche più piccoli di me e mi sono divertita con loro a ballare e recitare. E’ stato bello imparare cose nuove. (Sofia cl.4^A)

Disegnare, colorare, costruire, imparare parti in inglese, ballare e recitare, tutto mi è piaciuto, ma soprattutto ho conosciuto altri bambini di altre classi molto simpatici che sono diventati dei nuovi amici. (Giovanni cl.4^A)

Sono due Pon bellissimi, non saprei dire quale mi piace di più perché mi diverto sempre; ho conosciuto Simon, l’esperto in madrelingua che è simpaticissimo,  le sue battute mi fanno ridere. (Giammaria cl.4^A)

Ho imparato tante cose nuove sull’Universo che prima non sapevo. (Kira 3^B)

Mi piace questo Pon perché leggiamo in inglese e creiamo tanti lavoretti usando la nostra fantasia. (Anastasia 4^C)

Ho conosciuto bambini più grandi che mi hanno aiutato a disegnare le costellazioni e sono diventati miei amici. (Lorenzo 1^A)

È  divertente ballare e recitare in inglese, la mia parte è molto lunga, dovevo leggerla ma sono riuscita ad impararla a memoria. (Frida 2^B)

Io amo l’inglese, mi piace molto leggere e ripetere in inglese, Simon mi ha detto che ho una buona pronuncia. (Rocco 4^C)

Federico Pavone cl. 1^F Liceo Scienze umane- economico sociale

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