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UN ANNO ALL’ESTERO a.s.2024/2025, il racconto dei nostri studenti

Anno Scolastico all'Estero: un viaggio emozionante verso l'età adulta

Utente PEIS00400Q-psc

da Peis00400q-psc

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In questa pagina racconteremo l’esperienza dei nostri studenti. Cominciamo con Gaia che sarà negli Stati Uniti fino a giugno 2025. La presentiamo attraverso le parole da lei scritte per il ministro Valditara a giugno 2024:

Egregio Ministro Valditara,

Mi chiamo Gaia Reggimenti sono una studentessa dell’Istituto Omnicomprensivo Città Sant’Angelo frequentante il corso liceale dello Scientifico Scienze Applicate. Ho recentemente partecipato al Young G7 tenutosi a Lignano Sabbiadoro. È stato un onore poterLa conoscere di persona durante la cerimonia di chiusura e aver scambiato qualche pensiero con Lei. Vorrei ringraziarLa in anticipo per l’attenzione che dedicherà alle mie idee. Le scrivo per condividere alcune riflessioni e proposte che ritengo possano migliorare significativamente il nostro sistema educativo.

Purtroppo, l’ansia e lo stress psicologico rappresentano problemi crescenti tra gli studenti, soprattutto nell’età adolescenziale, che secondo la definizione dell’OMS si estende dai 10 ai 19 anni. Queste condizioni possono ridurre la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore cruciale per l’apprendimento. Inoltre, l’eccessiva importanza attribuita alle valutazioni contribuisce a generare stress e ansia. Le verifiche dovrebbero servire per comprendere i propri errori e migliorarsi, ma il loro vero significato si è perso nel tempo. Molti studenti potrebbero rendere di più se le valutazioni non fossero così oppressive e se non creassero tanto stress.

Un altro problema che affligge molti studenti è la difficoltà nel mantenere l’attenzione. Per mitigare questi problemi, propongo che in tutte le scuole si adottino metodi di insegnamento più interattivi e partecipativi, piuttosto che lezioni frontali tradizionali. Questa metodologia non solo cattura meglio l’attenzione degli studenti, ma facilita anche un apprendimento più profondo e duraturo. Inoltre, le verifiche e le interrogazioni dovrebbero essere trasformate in momenti di divertimento che arricchiscono il bagaglio culturale degli studenti. Un’idea innovativa potrebbe essere applicare il gioco del “Mercante in Fiera” come mezzo di valutazione. In questo contesto, il docente assume il ruolo del “mazziere” e divide le carte contenenti parole chiave degli argomenti da apprendere in due mazzi: il mazzo degli imprevisti e il mazzo delle vendite. Ogni studente può scegliere le carte contenenti argomenti che gli piacciono e che ha studiato bene, ma riceve anche due carte dagli imprevisti, che possono contenere argomenti meno conosciuti. La parte dei premi si svolge attraverso una griglia di valutazione svolta dal docente insieme agli studenti, che permette di identificare le lacune e di lavorarci sopra. Se, dopo un certo periodo, lo studente non è ancora riuscito a recuperare gli argomenti, riceverà comunque una valutazione positiva per l’impegno mostrato. Questo approccio incoraggia e supporta gli studenti, anziché etichettarli negativamente.

L’importanza del gioco e del divertimento nell’educazione dei bambini è ben documentata, con esempi notevoli nei sistemi educativi dei Paesi nordici, come la Danimarca. Introdurre momenti ludici e ricreativi nel curriculum scolastico può favorire lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo degli studenti, rendendo l’apprendimento un’esperienza piacevole e motivante.

Per prevenire l’abbandono scolastico, ritengo essenziale creare scuole che ascoltino e valorizzino le voci degli studenti, offrendo loro opportunità significative e un supporto continuo. Le scuole dovrebbero diventare spazi di comprensione e crescita personale, piuttosto che luoghi di obbligo e imposizione.

Inoltre, il sistema educativo dovrebbe offrire maggiore flessibilità, permettendo agli studenti di esplorare vari interessi prima di scegliere un percorso definitivo. In Paesi come gli Stati Uniti, i programmi di studio personalizzati consentono agli studenti di ritardare la specializzazione, favorendo una formazione più ampia e versatile. Gli indirizzi scolastici attuali sono troppo specifici, e molti ragazzi all’età di 14 anni non sono ancora in grado di scegliere un percorso così mirato.

Ritengo inoltre necessario inserire una nuova materia sin dall’infanzia: l’educazione emotiva. Questa materia può essere un ottimo metodo per la prevenzione della violenza. È urgente integrare nei curriculi scolastici l’educazione emotiva e la gestione delle emozioni. Insegnare ai giovani a comprendere e gestire le proprie emozioni può prevenire comportamenti violenti e promuovere un ambiente scolastico sano. Si potrebbe risolvere ciò, come ho già precedentemente anticipato, aggiungendo una nuova disciplina che si occupa di insegnare proprio questo argomento dedicando 2 ore alla settimana. Inoltre, l’educazione musicale e la musicoterapia, ispirate al metodo montessoriano, possono svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo emotivo dei bambini.

Un altro obiettivo importante è superare il patriarcato attraverso l’educazione. Le scuole devono impegnarsi a promuovere l’uguaglianza di genere e il rispetto reciproco. Questo richiede un cambiamento culturale profondo che inizi dall’infanzia, valorizzando principi come la gentilezza e l’altruismo.

Penso che insegnare agli studenti a valorizzare l’immaginazione e il pensiero critico sia essenziale per formarli come cittadini consapevoli e creativi. Le scuole dovrebbero incoraggiare la curiosità intellettuale e la capacità di analisi critica. Formare l’empatia e l’intelligenza emotiva deve diventare una priorità educativa. Proporrei di inserire questa come nuova materia, per insegnare ai giovani a comprendere e rispettare le emozioni altrui.

L’educazione ha un ruolo fondamentale nel determinare la felicità individuale e collettiva. È importante che le scuole riconoscano e valorizzino le unicità di ciascuno studente, promuovendo un ambiente di collaborazione piuttosto che di competizione. Le parole hanno un peso significativo e possono influenzare profondamente l’autostima degli studenti. Dobbiamo adottare un approccio educativo che utilizzi più la carota che il bastone, incoraggiando gli studenti attraverso il riconoscimento dei loro pregi.

Bisogna, inoltre:

  • Promuovere un’interazione positiva e incrementare l’approccio etico, morale e spirituale nell’educazione.
  • Insegnare tecniche di rilassamento e gestione dello stress.
  • Favorire la socializzazione e l’inclusione attraverso lavori di gruppo e giochi di ruolo.
  • Sviluppare le capacità comunicative e la consapevolezza del proprio ruolo nella società.
  • Introdurre l’uso dell’intelligenza artificiale come strumento educativo fondamentale.
  • Ridurre il numero degli studenti nelle determinate classi per permettere un’attenzione più personalizzata agli studenti.

Ritengo che, con queste iniziative, possiamo trasformare la scuola dell’obbligo in una scuola di comprensione e amore per l’apprendimento, creando un ambiente educativo che nutra la conoscenza e il benessere degli studenti.

RingraziandoLa per la sua attenzione, rimango a disposizione per ulteriori discussioni e approfondimenti.

Cordiali saluti,

Gaia Reggimenti

Prime giornate negli Stati Uniti: 20.08.2024

Questo è come mi ha accolto la famiglia! La scuola inizia i primi dì settembre, ma già settimana prossima devo iniziare le procedure e scegliere il piano di studi, che certamente sarà focalizzato sulle materie scientifiche!

Questa settimana mi hanno portato in vacanza, hanno una casetta “di vacanza” nelle Mille Isole, un posto davvero bellissimo che si estende lungo il confine tra gli Stati Uniti e il Canada.